lunedì 15 dicembre 2008

MARRAKECH EXSPRESS (invito al viaggio)






Finalmente qualcuno comincia da arrivare…
La stazione pian piano si riempie, non è la prima volta che prendo il treno da Catania, anzi. Ma ogni volta la sensazione è la stessa. Tristezza. Catania mi trasmette tristezza, non ci posso fare niente… un po’ mi dispiace ma la città non mi dice niente di nuovo, non mi suscita emozioni ne mi incuriosisce.
Ancora non sento dentro di me quel sentimento strano che si ha prima di affrontare un lungo viaggio, non saprei descriverlo bene… ma credo che sia un "melange" di malinconia, paura, inquietudine e speranza.
Sono già due ore che aspetto e dovrò aspettarne un’altra prima che arrivi la mitica freccia del sud, destinazione Milano. Qui incontrerò Filippo e Bob (spero anche Paolino… ma ci ho perso le speranze) e poi dritti all’aeroporto per prendere la coincidenza per Marrakech.

Ooohhhhhh…… finalmente giunge il mostro ferrato, sembra già stanco, sbuffa, prende fiato. È la freccia del sud, vecchia compagna di viaggio… quanti meridionali hai cullato tra le tue gelide cosce, quante volte hai accompagnato i sogni e le speranze dei tuoi ospiti lungo lo stivale… tra montagne e valli, tra neve e piagge.
Il viaggio è cominciato!!!!
Un dolore al petto si fa sempre più acuto, come un magone, come uno stimolo di vomito ma io so bene di cosa si tratta, è quel sentimento che si ha prima di partire, è il mal di viaggio.
L’odore dell’olio motore spalanca le mie narici.
I fischi del treno… le voci degli operai… le imprecazioni del capo stazione.
Entro nella cabina. L’odore è inconfondibile. Le fodere delle poltroncine sono le solite, color verde vomito; rugose e crespe. Quante volte avete consolato queste carni laceri e stanche? Quante volte mi sono addormentato come un poppante tra quei cuscini sporchi e sudati.
Il treno galoppa sulle rotaie, sembra inarrestabile; prende il decollo… sfreccia tra case ed alberi… non curante di loro sembra andar dritto alla meta, come un mulo testardo e laborioso che conosce a memoria la strada verso casa.
Il treno è freddo.
Il finestrino è uno schermo che dà sul mondo. Il paesaggio si scioglie, si amalgama in un unico insieme… non puoi assaporarlo… vittima della velocità il mondo procede a rilento mentre tu corri… sfrecci… voli.
Verso Milano, verso Marrakech.

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